Maurizio Landini a ‘Che tempo che fa’: “Sul Green Pass bisogna evitare divisioni. I tamponi a carico delle aziende”.
ROMA – Maurizio Landini protagonista a Che tempo che fa. Come riportato da RaiNews24, il segretario della Cgil ha ribadito che “sul Green Pass dobbiamo evitare divisioni anche introducendo il tampone a carico delle imprese. Molte aziende lo hanno fatto ed è stata una cosa utile per arrivare all’obiettivo del vaccino per tutti. Noi come sindacati abbiamo chiesto al Governo di defiscalizzare in parte i costi per sanificazione sostenuti dall’azienda“.
Landini sull’obbligo vaccinale
Maurizio Landini ha parlato anche dell’obbligo vaccinale. “Noi sindacati – ha ricordato il segretario della Cgil – abbiamo detto in tempi non sospetti che era meglio inserire l’obbligo della somministrazione […], ma quando il Governo ha preso questa strada non siamo mai stati contrari […]“.
“Il Green Pass – ha aggiunto – metteva sullo stesso piano il vaccino e il tampone. Siccome fino ad agosto i costi della sanificazione e dei test erano ancora a carico delle aziende, noi abbiamo proposto di definire un periodo transitorio dal 15 ottobre proprio per arrivare ad un’idea, se necessaria, di obbligo vaccinale e in contemporanea fare una campagna di informazione per convincere le persone a vaccinarsi“.
Blocco licenziamenti
Un passaggio anche sul blocco dei licenziamenti. “Secondo noi – ha confermato Landini – sarebbe utile prorogarlo fino al termine dell’anno. In questo momento noi dobbiamo vaccinare e non licenziare le persone […]. La salute e la sicurezza devono tornare ad essere un elemento di cultura, non un costo“.
E sugli incidenti sul lavoro ha precisato: “Noi vogliamo potenziare gli ispettorati del lavoro e il loro potere di sospendere l’attività di una azienda fino quando non si mette a norma. Bisogna formare le persone. Io insisto che per creare posti di lavoro bisogna insistere su una politica sostenibile dal punto di vista ambientale“.